Normalmente, quando si decide di abbracciare un regime alimentare ipocalorico, molte persone virano su rimedi fai da te.
Trattasi quasi sempre di diete cd. “monoalimentari” che scelgono un alimento come unico assumibile nella propria alimentazione per un periodo limitato. Sono opzioni che possono definirsi come “last minute”, tipiche di chi, arrivato a giugno/luglio, vuole perdere subito tanti chili prima di arrivare ad Agosto. Trattasi comunque di soluzioni nel complesso squilibrate e spesso non si ha la forza di volonta’ per portare a termine diete cosi’ radicali e cosi’ povere degli elementi nutritivi essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Come ogni dieta dove un solo alimento e’ concesso, il rischio principale e’ uno: la ricaduta dopo l’interruzione della dieta.
Di diete “monoalimentari” – comunque – ce ne sono parecchie, come la dieta del minestrone (molto famosa), ma oggi vogliamo concentrarci sulla “dieta dello yogurt”.
E’ possibile (anzi, piu’ che probabile) riprendere peso anzi, a volte si riprende persino piu’ peso di quanto lo sia perso: il corpo privato di determinate sostanze per un certo periodo di tempo nel momento in cui si torna a un regime normale tendera’ ad assimilare tutto molto rapidamente. Non potremo nemmeno contare sul senso di sazieta’ in quanto il regime privativo crea un “credito” che vanta il nostro corpo nei confronti della nostra alimentazione: quindi non sperate di imbrogliarlo.
Nonostante tutto questo non e’ detto che questo tipo di regimi alimentari siano totalmente fallimentari o sconsigliati.
La dieta dello yogurt, ad esempio, sostituisce le proteine con brodi vegetali e frutta, mentre tutto il resto e’ yogurt (preferibilente quello magro). Un regime alimentare molto semplice da imbastire ma difficilissimo da seguire.
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Si puo’ tuttavia valutare un sistema cosi “d’urto” come anticamera di un regime alimentare meglio studiato e organizzato, capace di far perdere chili in maniera duratura (cosa che una dieta monoalimentare non e’ in grado di fare) ma soprattutto in maniera sana (cosa che una dieta monoalimentare non e’ sempre detto che sia).
Questi regimi alimentari improvvisati possono dunque avere un ruolo depurativo, una sorta di “purga” dopo un periodo di bagordi (magari dopo l’Epifania sarebbe stato opportuno, che ne dite?) che ci obbliga a osservare una o due settimane di “magra”: lette in questo modo, questi rimedi last minute non possono far male, anzi.
Ma da qui a definire le diete monoalimentari (come la dieta dello yogurt) come delle vere e proprie diete equiparabili ad altre decisamente pensate e studiate in ben altro modo (quindi bilanciate, equilibrate e senza azzeramento di alcun alimento essenziale per l’organismo) di strada ce ne passa, ovviamente ce chi poi non ha pazienza e vorrebbe subito capire comeDIRE ADDIO alle diete definitivamente, tipo QUI
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